Manca l'acqua a Macchia
AIELLO CALABRO – Manca l’acqua dallo scorso fine settimana. I cittadini di Macchia, una delle tante frazioni aiellesi, oramai devono arrangiarsi da soli per sopperire a quella che è diventata la sindrome del rubinetto a secco. È infatti da diverso tempo che quella parte di territorio comunale presenta una situazione delle condotte idriche disastrosa. Per chi abita nella zona, la situazione non è più accettabile. “La carenza di un bene fondamentale come l'acqua, in un comune dove l'acqua c’è in abbondanza, non è più tollerabile”. Così dice qualcuno, molto comprensibilmente. Il problema d’altronde è vecchio e sono anni che la storia si ripete.
Per fortuna la soluzione c’è. Il comune infatti – sul quale, secondo il contratto con l’Italgas (ora Acque Potabili, la società che gestisce il servizio idrico) stipulato nei primi anni ’90 insistono gli oneri di finanziamento di interventi strutturali sulla rete – ha appena approvato un progetto, per un importo pari a 100 mila euro, che prevede la realizzazione di alcuni acquedotti rurali e la sostituzione della rete idrica rovinata.
Nel frattempo però, in attesa che finalmente la situazione torni alla normalità (sembra che l’appalto sia previsto per la fine di giugno prossimo), è necessario fare tutto il possibile per tamponare la situazione di emergenza e cercare di ripristinare la fornitura dell’acqua nel più breve tempo.
Bruno Pino
30/05/2007
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4 commenti.
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orlando
Cinese io "un ce vurria lassa jire", perche' anche se ad Aiello ci sia vissuto solo sino a 5 anni, mi piace tornare alle mie origini e farmi raccontare dai vecchi le storie di una volta e cercare di capire come e' possibile che ad Aiello non si possa vivere meglio che a Milano. Cosa di cui sono certo. Ma probabilmente il "menefreghismo" che dimostri ad Aiello e' piu' diffuso di quanto si immagini . Mi sembra di capire che tu mi voglia dire: "man non venire a rompermi.....".
Il tutto senza offesa.
gm
secondo me tu sei gia ad aiello, e non sei di macchia.
CINESE
CARO ORLANDO "SI VO VENIRE VIENI, SINNO' C'E' LASSI JIRE"
orlando
E' un vero peccato, quest'estate volevo tornare alle mie origini ma saro' costretto a rinunciarci, non sono piu' abituato a certe rinunce.................... Chiamarle rinunce mi sembra un eufemismo pensavo che qualche minimo diritto l'avessimo, almeno in Italia Aiello compreso l'avessimo ormai acquisito.
Quasi quasi verro' lo stesso, vorra' dire che tornero' effettivamente alle origini quando l'acqua si andava col ciuccio e i "varrili" a prenderla alla fontana, che almeno allora un po' d'acqua la fornivano.
Che mi consigliate, torno o non torno.......???
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