AIELLO CALABRO – Nulla è cambiato. I disservizi postali della cittadina, nonostante le proteste del primo cittadino Gaspare Perri che il mese scorso con un telegramma aveva chiamato in causa il responsabile del Recapito di Poste Italiane di Cosenza ed il Direttore delle Poste di via Vittorio Veneto della città bruzia, continuano a verificarsi senza soluzione di continuità.
Capita ancora che cartoline, lettere, ma purtroppo anche bollette del Gas, Enel, Acqua, Telefono ecc. vadano smarrite, o rispedite indietro per destinatario sconosciuto o trasferito. O che invece, erroneamente, vengano consegnate ad altri utenti, dall’altra parte della luna. Così succede che il povero ed ignaro utente, se la bolletta non arriva, si deve sobbarcare il peso di telefonare al gestore, farsi dire l’importo da pagare e provvedere all’incombenza con un nuovo bollettino.
I cittadini, e sono veramente tanti, ora sono tutti “incazzati neri” e queste cose non le sopportano più…, proprio come nel film “Quinto Potere” di Sidney Lumet del 1976. È vero che per qualche caso, non essendoci le cassettine postali, la consegna si rende difficile. Ma è pur vero che la situazione di mancata consegna avviene anche in presenza di cassetta postale, numero civico ben specificato e con tanto di nome e cognome!
La situazione di disservizio va subito sanata. Oramai permane da molti mesi, ha veramente creato tanti malumori e c’è anche chi minaccia di adire le vie legali.
“Data l’importanza del servizio – scriveva il primo cittadino Perri qualche settimana fa – pregasi provvedere, ognuno per la propria competenza, con cortese sollecitudine onde evitare gravi disagi a questo Ente ed alla popolazione tutta”. Ma ancora si segna il passo. Eppure basta poco, che ce vò?
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