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Ecco come cambierà la viabilità nel Savuto

Le proposte della conferenza dei sindaci a Roma

a3bloccopolti1.jpgQuella che emerge dai sindaci del Savuto, nella confe- renza dei servizi proposto dal’Anas a Roma, non è solo la volontà di rendere più “leggero” il traffico sulla A3 che passa nel territorio (ne riferiamo n un servizio a pagina 13 del’edizione di oggi, ndr). Non si parlerà solo della Salerno-Reggio Calabria nel’incontro romano previsto per oggi al ministero delle Inrastrutture dove gli gli elaborati saranno illustrati ai tecnici ministeriali dal sindaco di Marzi, Rodolfo Aiello (la proposta è stata fatta propria da Provincia di Cosenza e da Regione Calabria). Di seguito proponiamo gli altri punti cruciali del quadro propositivo formulato dalle amministrazioni locali.

Medio Savuto

Della discussa infrastruttura, che dovrebbe collegare Piano Lago e il Bivio Coraci per legarsi a suo volta alla dorsale di Marcellinara, è stato ultimato un solo tronco, quello che va da Carpanzano a Piano Lago. Questo tronco presenta un imbocco, dal versante marzese-carpanzanese, disastrato da frane e da più complessivi fenomeni di dissesto idrogeologico. L’arteria, già collaudata, da questa parte, è stata investita da smottamenti terrosi a monte e a valle: decine e decine i miliardi sperperati. Nel tratto successivo, la seconda parte, quella più prossima a Piano Lago, la strada è transitabile. La proposta delle amministrazioni locali è rivolta alla fruizione di questa parte dell’arteria, attraverso una bretella che colleghi la località Castagniti, tra Marzi e Rogliano, con Piano Lago lungo il tracciato della 108, in corrispondenza con lo sbocco dell’altra bretella proveniente dal nuovo svincolo autostradale. Tale sistema viario dovrebbe restare sotto la gestione dell’Anas. Dalla ex 19, all’altezza del bivio per Santo Stefano di Ro gliano, dovrebbe essere am- pliata e migliorata la stradella che fiancheggia il depuratore, e questo per favorire altri flussi verso la Medio Savuto e toglierne alla ex 19.

Cnr

La realizzazione di un rondò sulla 108, poco prima degli sbocchi considerati, rispetto alla direzione Malito – Grimaldi, dovrebbe favorire il potenziamento di un raccordo di servizio con la sede del Cnr, un insediamento in via di ulteriore crescita che, per di più, richiama consistenti flussi di indotto. Il raccordo che oggi sarebbe di servizio potrebbe diventare, ma questa ipotesi non fa parte della piattaforma, un’altra arteria rivolta a favorire i collegamenti sul versante a monte della striscia autostradale, ricco di sentieri di penetrazione agricola, ma pressoché privo di adeguato sistema rotabile.

Paterno Calabro

In questo senso acquista particolare importanza la proposta del sindaco di Paterno, Carmelino Caputo, il quale chiede un ampliamento delle stradelle per Bordo dei Mastri e Farnete, che a loro volta collegano altre frazioni del suo Comune, con la eliminazione delle “strozzature d’ingresso” ai cavalcavia che insistono in quella zona.

Belsito

Di tutta utilità sarebbe la dismissione del tratto autostradale già considerato. L’arteria in dismissione, almeno secondo le attuali indicazioni progettuali, potrebbe restare fruibile in funzione di uno sbocco vitale per il centro abitato di Belsito, da sempre “cieco”, consentendo uno sbocco a valle utile alla sua stessa espansione urbana.

Altilia

L’amministrazione comunale altiliese chiede che le stradelle di servizio a suo tempo realizzate dall’Anas diventino comunali. L’obiettivo è quello di agevolare i collegamenti con il centro storico dalle aree nevralgiche di Piano Lago.

Destinazione delle economie

Il sindaco Aiello rileva: «l’intero investimento per l’ammodernamento dell’autostrada ascende a circa 780 milione di euro, una somma enorme. Le sole economie basterebbero ad avviare le nostre proposte verso la concretezza delle realizzazioni. In questo senso un grande servigio verrebbe reso agli interessi delle nostre popolazioni. Noi crediamo molto nella validità della nostra piattaforma: in tre o quattro settimane, con le festività pasquali, siamo passati dalla conferenza dei servizi dell’Anas a Roma, alla conferenza dei sindaci, alla conferenza dei servizi con Provincia e Regione, alla elaborazione delle ipotesi progettuali da presentare al ministero. Tempi record per la politica». Ultima annotazione: la speranza dei sindaci di quest’area, una speranza che vuole essere “nitida raccomandazione”, è quella che l’Anas tenga in debito conto le maestranze locali in considerazione dell’alto tasso di disoccupazione che quest’area, purtroppo, espone.

Fonte: Calabria Ora
15/04/2009
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