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Referendum: lavoro, pensioni ed abolizione diaria parlamentare. Ultimi giorni per lo sprint finale. Raccolta firme ad Aiello

AIELLO CALABRO - Sono arrivati in ritardo, ma sono disponibili finalmente i moduli per i referendum su lavoro e pensioni, nonché quello sull'abrogazione della diaria parlamentare. Sarà possibile firmare ancora per pochissimi giorni quindi i promotori fanno appello ai cittadini interessati affinche si rechino al più presto presso l'ufficio segreteria del Comune di Aiello Calabro per dare il proprio sostegno firmando per i quesiti.

"Il silenzio stampa sui referendum è ormai al limite del boicottaggio volontario. I cittadini e le cittadine italiane hanno saputo tutto sulle primarie, ma non hanno il diritto di sapere che possono difendere i propri diritti primari firmando per i referendum. Eppure, questi referendum riguardano temi fondamentali.

Con i referendum sul lavoro si propone di ripristinare l’art. 18 dello statuto dei lavoratori e di abolire l’art. 8 del DL 138/2011 che abolisce di fatto i contratti nazionali di lavoro, con i referendum sulle pensioni si propone di riportare a 62 anni l’età pensionabile e a 41 gli anni di contribuzione necessari per la pensione di anzianità e abolire il blocco dell’adeguamento delle pensioni al costo della vita. Passate parola!”

l referendum pensioni sostanzialmente intende essere abrogativo dell’art. 24 della Legge 22 dicembre 2011, n. 214 in materia di trattamenti pensionistici. Inoltre impone la riduzione degli anni minimi per il pensionamento, per i lavori usuranti la possibilità di anticipare di due anni sull’età anagrafica il pensionamento: in sostanza un ritorno al pensionamento come avveniva prima della riforma, eliminando le principali iniquità ed intervenendo alla radice sul dramma delle lavoratrici e dei lavoratori “esodati”.

Quindi il referendum contro la casta, per l'abrogazione dell’Art. 2 della legge 31 Ottobre 1965, n. 1261 pubblicata sulla Gazzetta ufficiale 20 Novembre 1965, n.290. Con  l’abrogazione della disposizione di cui sopra ai Parlamentari non verrà più corrisposta la “diaria a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma” che ammonta a 48 mila euro annue.

Danilo Amendola
18/12/2012
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