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Memorie e prevenzione

AIELLO CALABRO – La prima giornata della memoria e della prevenzione – svoltasi contestualmente alla presentazione del volume “Calabria Desolata” di Olindo Malagodi, riedito dalla Klipper nel 2005 per la ricorrenza del centenario del sisma dell’8 settembre 1905, e curato dal giornalista Francesco Kostner – si può ricordare per la nutrita partecipazione delle scuole locali e per l’interesse che hanno suscitato gli interventi scientifici. Ma anche per l’assenza di alcuni relatori annunciati.

L’incontro, moderato da Mario Caligiuri, dopo i saluti del sindaco Gaspare Perri e del vice presidente della Provincia Mimmo Bevacqua, è subito entrato nel vivo con le domande degli alunni delle elementari e medie dell’Istituto Comprensivo di Aiello Calabro – coordinati dalla professoressa Franca Cuglietta - che hanno rivolto agli esperti presenti alcune domande pertinenti sulle cause dei terremoti e sui comportamenti corretti da adottare. Domande a cui hanno dato una risposta: Sergio Castenetto del Servizio Sismico Nazionale e Giuseppe Luongo, del Dipartimento di Geofisica e Vulcanologia dell’Università "Federico II" di Napoli. In particolare, quest’ultimo ha spiegato ai ragazzi, con linguaggio semplice e comprensibile, come si verifica un terremoto, quali possono essere i rischi e quali le contromisure. Luongo, si è pure soffermato su previsione e prevenzione, due diverse impostazioni di affrontare le calamità naturali su cui la comunità scientifica internazionale ha dibattuto per anni. Naturalmente, la prevenzione – per lo scienziato napoletano - era e resta l’unico approccio concreto. Prevenire, infatti – soprattutto in Calabria che è una delle regioni ad alto rischio -, significa poter intervenire sulle costruzioni adottando criteri antisismici. Ma rappresenta pure, nel contempo, un fattore di economicità: poiché, come sostiene Luongo, gli interventi post evento sismico costano cinque volte di più di un intervento di prevenzione. Nel prosieguo della sua relazione, il docente della Federico II ha anche pungolato le istituzioni locali e sovracomunali a investire più risorse dei loro bilanci in sicurezza e nell’adeguamento antisismico. In questo contesto ha lanciato una simpatica iniziativa da attuare con gli alunni delle scuole, una sorta di patente a punti, per valutare se le azioni politico-amministrative vanno o meno nella direzione di una prevenzione vera.

Per l’aspetto della conservazione della memoria, invece, l’architetto Gabrio Celani ha dissertato sull’origine e sul metodo di costruzione antisismico delle case baraccate realizzate a Patricello, all’indomani del sisma del 1905 dal comitato milanese pro Calabria; e sulla bontà del restauro che la locale amministrazione sta effettuando sulle 6 costruzioni rimaste. Da segnalare, infine, la mostra di sculture in terracotta del maestro Francesco Magli che, alla fine dell’incontro, ha omaggiato i relatori di una sua opera d’arte.

Bruno Pino
25/09/2006
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