San Geniale, conclusi i festeggiamenti
AIELLO CALABRO – Il legame tra gli Aiellesi e il Patrono, S. Geniale martire riacquista vigore. Dopo anni di fievoli partecipazioni di popolo e di celebrazioni religiose passate sottotono, la tendenza che si registra ora è quella di un ritorno alla tradizione.
In verità, già a partire dallo scorso anno, quando ci fu la ricognizione canonica sulle spoglie del martire voluta da Monsignor Agostino, ed il restauro del pregevolissimo busto reliquiario del ‘700, finanziato dalla famiglia Solferino, la festa del protettore degli Aiellesi – che si perpetua oramai dal 1668 – ha visto un crescente interesse della cittadinanza, cattolica e laica, per questo patrimonio di cultura e di fede della storia locale.
Le solenni celebrazioni di S. Geniale Martire di quest’anno, dedicate al centenario del terremoto del 1905, le cui iniziative avranno culmine nel prossimo settembre, hanno visto la partecipazione, molto attesa, di Mons. Giuseppe Agostino, arcivescovo emerito di Cosenza-Bisignano, che ha presieduto la santa messa delle 11; di don Leonardo Bernardo e del parroco don Ortensio Amendola. Nella bellissima Omelia, Mons. Agostino ha parlato ad una folla di fedeli del martirio di Geniale che, sotto Diocleziano, ha voluto testimoniare, in pieno periodo di avversione alla religione cristiana, la Verità. Una verità che oggi va testimoniata attraverso l’impegno civile, l’osservanza dei valori fondamentali dell’uomo, della giustizia sociale e non già del profitto, della pace; ed attraverso la sacralità della cellula fondamentale della società che è la famiglia, contro il relativismo, come lo ha chiamato il Santo Padre Benedetto XVI, che rappresenta un vero e proprio terremoto morale ed etico.
Come prevedeva il programma, durante l’offertorio, la municipalità rappresentata dal vice sindaco Franco Iacucci (nella foto), ha donato il cero votivo, in segno di rinnovata devozione della cittadina al Santo patrono. Poi, terminata la funzione, a cui hanno partecipato anche la polizia municipale con il Gonfalone del comune e il comandante della locale stazione dei Carabinieri, maresciallo Francesco Vita, è iniziata la processione, partecipata come non mai e salutata dal volo di palloni aerostatici e da fuochi d’artificio. La statua e le sacre Reliquie di Geniale, portate a spalla dai giocatori della locale squadra di calcio, ed accompagnata dalla banda musicale Curcio di Amantea, hanno attraversato tutti i rioni storici, secondo l’antico percorso, lungo il quale tantissime erano le coperte e i damaschi esposte dalle finestre e dai balconi. Significativa ed emozionante la sosta presso la Chiesa dei Santi Cosma e Damiano, unica Chiesa cittadina risparmiata dal sisma del 1905 che funzionò come Parrocchia per lungo tempo, dove sono stati commemorati nella preghiera gli Aiellesi morti per il terremoto. In quella triste occasione, come il parroco di allora Scipione Solimena ci ha mirabilmente raccontato in una annotazione del Liber mortuorum, tanta fu la paura e la desolazione che solo la fede e la devozione furono da conforto. Allora “San Geniale, salvaci” era l’invocazione sulla bocca di tutti.
Bruno Pino
07/05/2005
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http://www.aiellocalabro.net/expo/aiello-calabro/folklore/san-geniale%2c-conclusi-i-festeggiamenti.aspx
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sabato 23 novembre 2024 - 13:14:17