Dopo diversi decenni ripristinata la Procura del Patrono
AIELLO CALABRO – Il 2005 è l’anno del centenario del terremoto dell’8 settembre 1905 ed unitamente alle iniziative civili per commemorare quel tragico evento che causò 557 morti in tutta la Calabria, 23 dei quali in Aiello, pure le celebrazioni religiose, come quella patronale della prima domenica di maggio, assumono significati più profondi.
Per l’occasione, la Collegiata Arcipretale di Santa Maria Maggiore, retta dal sacerdote Don Ortensio Amendola, ha inteso rivitalizzare la Procura di S. Geniale, uno degli organismi laici che sino a qualche decennio fa era a supporto della parrocchia per l’organizzazione delle celebrazioni patronali. Gianfrancesco Solferino, che già l’anno scorso, meritoriamente, aveva supportato il finanziamento del restauro della statua settecentesca di S. Geniale Martire, patrono della cittadina, è il neo responsabile della Procura.
Nell’imminenza delle celebrazioni che inizieranno con il Novenario il prossimo 22 aprile e termineranno con la Solennità del Santo Patrono domenica primo maggio, il Parroco don Amendola e lo stesso Solferino, hanno inteso rivolgere alla comunità una lettera aperta.
“Carissimi Aiellesi – è scritto nel documento - si apprestano ormai i giorni della festa di San Geniale e, anche per quest’anno, interpretando i sentimenti e la devozione di voi tutti, vorremmo che le celebrazioni patronali assumessero una particolare solennità. Ci sembra, infatti, doveroso associare l’espressione collettiva di devozione verso il Patrono con il ricordo del terremoto del 1905 di cui proprio l’8 settembre p.v. ricorrerà il primo centenario. Non possiamo esimerci – spiegano nella missiva - dal richiamare alla memoria un evento così drammatico della storia aiellese, foriero di lutti e di devastazioni, la cui eco ancora risuona nell’immaginario collettivo. Uno strappo indelebile nella millenaria storia di Aiello, ma pur sempre affrontato dai nostri padri con coraggio e gran fede.
Rievocare un così significativo avvenimento – scrivono ancora il parroco ed il neoprocuratore -, proprio durante la festa patronale, non rappresenterà soltanto un vago riaffiorare dalla memoria di ricordi cronacistici. Rivivendo, attraverso la preghiera, la grande ‘tragedia di Aiello’ riscopriremo il valore più recondito della nostra storia, la passione dei nostri avi per questa terra, la loro tenacia, ma più di tutto la loro fede che si è fatta speranza per il futuro, sostegno nella prova, ardimento nella ricostruzione”.
Anche se non all’interno delle celebrazioni della prima domenica di maggio, ma in una cerimonia apposita la cui data non è stata ancora stabilita, in segno fattivo di rinnovata devozione la comunità aiellese, con un gesto simbolico di assoluta novità, offrirà al Santo Patrono le ‘Chiavi della Città’. Due chiavi in argento - disegnate e realizzate dal Maestro Pasquale Bruni, insigne orafo di fama mondiale e aiellese di nascita - “che vogliono esprimere l’incondizionato atto di affidamento di Aiello a San Geniale, il rendimento di grazie per aver superato momenti drammatici ma anche un atto di supplica perché, tramite la sua intercessione, se ne deprechino altri in futuro”.
Per realizzare questa iniziativa, gli estensori della lettera chiedono “un piccolo segno di generosità”. “Ognuno – esortano - contribuisca come sente e come può. Sarà davvero esaltante pensare che quelle due chiavi simboliche risplenderanno tra le mani di San
Geniale come un pegno di fede che ciascun aiellese dal profondo del cuore ha voluto tributare al Patrono”.
Intanto, è iniziata la questua che servirà a raccogliere i fondi necessari al conio delle chiavi che, come ci hanno fatto sapere gli organizzatori, saranno consegnate al protettore, con una cerimonia apposita, non appena saranno realizzate dal maestro Bruni. Da segnalare pure che, il residuo della questua sarà destinato al restauro di opere d’arte come la piccola e pregevolissima statua della Immacolata, conservata in Santi Cosma e Damiano.
Leggi la lettera originale della Procura di S. Geniale cliccando quì.