Pannella: perché il Governo Italiano mobiliti subito la comunità internazionale per impedire l’immediata esecuzione di Saddam Hussein
Oltretutto, Saddam vivo potrebbe rivelarsi strumento insostituibile di pacificazione e di delegittimazione dell’esercito di bande assassine che compie oggi impunemente stragi continue delle popolazioni irakene.
A TAL FINE INIZIO DA STASERA UNO SCIOPERO DELLA SETE E DELLA FAME.
Roma, 26 dicembre 2006
• Dichiarazione di Marco Pannella
Torno a chiedere al Governo Italiano – come ho già fatto al momento della prima condanna a morte del dittatore irakeno – di impegnarsi subito e seriamente per scongiurare l’esecuzione immediata di Saddam Hussein. Se ciò accadesse il governo irakeno compirebbe un atto infame, degno di quelli che furono propri di Saddam Hussein stesso, indegno di un paese civile e democratico.
Nel 2003, malgrado il voto ad ampissima maggioranza del Parlamento italiano volto a porre l’esilio di Saddam Hussein come alternativa alla guerra , per un Irak libero, Governo e Opposizione italiani non onorarono quella decisione vitale. Saddam conobbe quella nostra iniziativa. Potrebbe ricordarla con riconoscenza e essersi pentito di non averla accolta. in tal caso, proprio saddam hussein vivo potrebbe oltretutto rivelarsi strumento insostituibile e unico di pacificazione e di delegittimazione dell’esercito di bande assassine che compie oggi impunemente stragi continue delle popolazioni irakene.
Si presenta una straordinaria occasione per far esplodere letteralmente nel cuore del Medio Oriente e nel mondo, un grande atto di pace, un grande dibattito nei popoli e nelle coscienze, lo scandalo della nonviolenza come alternativa alle dittature e alla guerra, guerra che più che mai incombe oggi sull’umanità intera.
Chiedo al Governo Italiano di sostenere la mobilitazione nonviolenta di “Nessuno Tocchi Caino” e del Partito Radicale Transnazionale, in vista del Primo Satyagraha Mondiale per la Pace, mobilitazione che ha come obiettivo la difesa della vita di Saddam e la richiesta all’ONU di deliberare la moratoria della pena di morte.
Personalmente ribadisco la mia offerta di recarmi immediatamente a Baghdad e ovunque mi sia possibile, per ottenere la grazia della conversione della pena di morte per Saddam Hussein in quella di trent’anni di reclusione.
A TAL FINE INIZIO DA STASERA UNO SCIOPERO DELLA SETE E DELLA FAME.
Saddam Hussein: oltre 300 personalità aderiscono all'appello "Nessuno tocchi Saddam"
Roma, 26 dicembre 2006
All'appello di Nessuno tocchi Caino contro l'esecuzione di Saddam Hussein hanno aderito oltre 300 personalità della politica e della cultura. Tra questi ci sono Francesco Cossiga, Cesare Salvi, Giuliano Vassalli, Giovanni Conso, Walter Veltroni, Khaled Fouad Allam, i Premi Nobel per la pace Mairead Corrigan McGuire, Betty Williams e Shirin Ebadi, Giovanna Melandri, Pierluigi Castagnetti, Gennaro Migliore, Alfredo Biondi, Gustavo Selva, Pietro Folena, Furio Colombo, Lamberto Dini, Antonio Maccanico, Leoluca Orlando, Ermete Realacci, Oskar Peterlini, Pablo Echaurren, Fulvio Abbate, Bruno Tabacci, Sandro Veronesi, Lidia Menapace, Rossana Rossanda, Riccardo Pacifici, Umberto Ranieri, Willer Bordon, Moni Ovadia, Yasha Reibman , Gad Lerner, Miriam Mafai, Pasquale Squitieri, Giovanni Berlinguer, Patrizia Toia, Paolo Cento, Giovanni Albanese.