AIELLO CALABRO - Con la due-giorni svoltasi nella cittadina, è iniziato il decennale della canonizzazione di Teresa Verzeri (Bergamo 1801 - Brescia 1852), che papa Woytila aveva dichiarato santa il 10 giugno del 2001.
La figura della fondatrice delle Suore Figlie del Sacro Cuore di Gesù, ordine religioso presente ad Aiello (attualmente unico Istituto presente in Calabria) dal 1976, per volere dell'allora sindaco Giacomo Marinaro, è stata ben delineata, nella prima delle giornate verzeriane, da Sr. Eugenia Libratore che ha messo in rilievo, oltre alle notizie biografiche e relative alla nascita della Congregazione nel 1831, «il motore della sua attività apostolica» che è «il Cuore di Gesù e la sua Carità». Una carità "nella sua vita spirituale", "nelle opere" e "nell'educazione". Proprio su quest'ultimo aspetto, si è soffermata con maggiore attenzione Sr. Eugenia. Educazione che per S. Teresa era un "mistero altissimo e divino".
«Le costanti del suo pensiero pedagogico - ha spiegato la religiosa che ha tenuto presso la ex Pretura di Aiello la conferenza, moderata da Irene Zagordo, ed alla presenza del parroco don Bamba, dell'assessore comunale Lucia Baldini, e della dirigente scolastica Caterina Policicchio - si rifanno alla regola fondamentale della prevenzione che lei organizza formalmente in un sistema organico, sintetizzato in un capitolo del 3° volume del Libro dei Doveri, "il modo di educare le giovinette"». Dove viene anticipato, ha aggiunto Sr. Eugenia, «il Metodo preventivo di Giovanni Bosco: nell'educazione "prevenire è più importante che correre ai ripari"». Quella di Teresa Verzeri, insomma, «non è soltanto una dottrina pedagogica - ha affermato - è un'esperienza personale, quotidiana, costante (...). È una pedagogia spirituale e psicologica, che soprattutto ruota intorno alla figura dell'educatore e alla sua capacità interiore di essere un testimone, un modello, che si fa stile di vita».
«Teresa Verzeri - ha aggiunto ancora Sr. Eugenia Libratore - ha rivelato largamente la pienezza del "genio femminile", una donna lungimirante, dotata di una forte leadership dentro e fuori l'Istituto; capace di coniugare gli attributi complementari dell'essere donna: dinamica, forte e sensibile, radicata nella tradizione e aperta al nuovo, ma soprattutto santa».
Dedicata alla proiezione di un filmato sulla vita e le opere della santa, la seconda delle iniziative, che si è tenuta nel duomo cittadino di S. Maria Maggiore. Una proiezione - alla quale ha presenziato anche il sindaco Iacucci -, intermezzata da musiche, canti e coreografie curate dai giovanissimi della Parrocchia e dal Coro della chiesa. A seguire, poi, una Santa Messa di ringraziamento, ed un buffet offerto alla Comunità dalle Suore.