Le nostre abitazioni sono responsabili di una gran parte delle emissioni di CO2 prodotte in Europa: per tutelare l'ambiente bisogna cominciare da casa propria, per esempio cambiando lampadine! Quelle a basso consumo fanno risparmiare energia e durano molto di più. E l'UE incoraggia questa scelta, mettendo progressivamente al bando le vecchie lampadine: domani tocca a quelle da 75 W, che usciranno definitivamente dal mercato.
Addio vecchia lampadina!
Scattato dal 1 settembre il divieto di commercializzare lampadine da 75 Watt in tutti i negozi dell'UE. Solamente la merce rimasta in stock potrà essere ancora venduta. Il provvedimento fa parte di un processo graduale di eliminazione delle lampadine incandescenti dal mercato, che ha già visto sparire quelle da 100 Watt (settembre 2009), e che non risparmierà nemmeno quelle da 60 (settembre 2011), 40 e 25 (settembre 2012).
Benefici per il consumatore e per l'ambiente
Ma perché quest'accanimento contro la vecchia, buona lampadina? Il problema è che il classico bulbo di vetro nasconde un congegno energivoro, che converte in luce solo il 5% dell'energia che consuma.
Le lampadine a basso consumo - LED, alogene o fluorescenti - usano fino all'80% in meno di energia, e durano da 6 a 10 volte di più di quelle tradizionali.
La Commissione europea ha calcolato che in totale le nuove lampadine possono portare a un risparmio energetico di 40 miliardi di kilowatt/ora all'anno, che corrispondono a 15 milioni di tonnellate di CO2: l'equivalente del consumo energetico di tutta la Romania in un anno!
Non solo: ogni abitazione potrà economizzare dai 25 ai 50 euro all'anno sulla bolletta dell'elettricità, su cui la luce pesa un quinto del totale.
Chi l'ha deciso?
Il Parlamento ha sostenuto la graduale uscita dal mercato delle lampadine a incandescenza. I dettagli del provvedimento sono stati poi definiti dagli esperti convocati dalla Commissione secondo le regole della comitatologia. Il Parlamento avrebbe potuto bloccare la decisione, ma l'ha appoggiata.