Si è tenuto oggi a Lamezia Terme presso il centro congressi "agroalimentare" il Forum della associazioni ambientaliste calabresi al quale ha preso parte anche il comitato civico di Aiello Calabro "Valle Oliva. Terre a perdere". Ecco il comunicato stampa diramato al termine dei lavori.
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FORUM AMBIENTALISTA DELLE ASSOCIAZIONI MOVIMENTI E COMITATI
COMUNICATO STAMPA
Lamezia Terme, 06 dicembre 2009 – Basta con l’abbandono progressivo dell’intero territorio calabrese contaminato da ogni sorta di materiale tossico-nocivo e radioattivo. Basta con una politica della gestione dei rifiuti che si è ridotta esclusivamente a gestire discariche disseminate per l’intera Calabria in attesa della loro saturazione. Basta ancora alla mercificazione dei beni comuni ed ad una progressiva cementificazione dei territori per realizzare opere spesso dispendiose e poco utili per un sviluppo reale delle Calabria. Oltre duecento persone a rappresentare 80 associazioni sparse sul territorio calabrese si sono confrontate per l’intera giornata oggi a Lamezia Terme nei locali del centro Agroalimentare ed hanno rivendicato una reale attenzione sui tanti drammi che interessano la nostra regione. Ad iniziare dalle emergenze che caratterizzano la città di Crotone il cui territorio è stato letteralmente violentato nel corso degli anni. Una consapevolezza che ha già portato in piazza nella città pitagorica migliaia di cittadini il 3 ottobre. E che ha spinto il Forum a formulare una richiesta ben precisa: “Dovrà essere lo Stato a pagare la bonifica”. Battaglie ambientali che sono state il cuore delle rivendicazioni che hanno portato il 24 ottobre ad Amantea oltre 30 mila persone giunte da tutta la Calabria. Per questo il Forum ha deciso di promuovere nuove iniziative per tenere alta l’attenzione sulle problematiche ambientali. Tra tutte la stesura di un libro bianco sui danni arrecati ai territori ed ai cittadini calabresi e l’istituzione di un coordinamento permanete tra tutti i movimenti impegnati nella difesa della Calabria. “Vi è la necessità – hanno dichiarato gli organizzatori - di acquisire per avviare poi una piattaforma rivendicativa consapevole quante più informazioni possibili sulle problematiche ambientali legate ai territori interessati dalla contaminazione di rifiuti tossico-nocivi e radioattivi. Per questo occorre dotarsi fin da subito di tutti gli strumenti necessari ad approfondire indagini ambientali, epidemiologiche e tossicologiche. Ma non solo. Occorre anche verificare le eventuali responsabilità civili, penali politiche ed amministrative per i disastrosi danni arrecati alla Calabria e alla salute dei suoi cittadini”. Sul tema della gestione delle risorse naturali a partire dall’acqua il Forum delle associazioni ha ribadito “la necessità di mantenere la gestione pubblica e renderla partecipata. “Obiettivo ancora possibile – sostengono i partecipanti al Forum – se, all’interno dei propri statuti, i Consigli comunali dichiarano che l’acqua è un diritto umano inalienabile ed un bene privo di rilevanza economica”. Sulla nave dei veleni la posizione resta netta. “Non ci convincono affatto – dichiarano – le rassicurazioni offerte dal Governo che servono solo a diminuire l’attenzione su una questione che è reale e che interessa non solo la Calabria. Per questo sono stati già avviati contatti con altre realtà territoriali anche internazionali che registrano lo stesso dramma”. Il no al ponte sullo stretto di Messina, resta tra le battaglie principali del Forum che verrà ribadito con la partecipazione massiccia alla manifestazione del 19 dicembre prossimo a Villa San Giovanni. “Il nostro impegno – affermano a questo proposito – resta pieno nel difendere ad oltranza tutti i beni comuni del nostro territorio ad iniziare dall’area dello stretto che verrebbe devastato con la realizzazione del ponte”.