La Corte Costituzionale boccia la legge sulla fecondazione assistita
Il governo: "Dubbi gli effetti sulle pratiche". Franceschini: "Rispettare le sentenze"
Legge 40, stop della Consulta
"No a limite di tre embrioni"
Inammissibili i ricorsi sull'irrevocabilità del consenso da parte della donna all'impianto
il divieto della crioconservazione e di riduzione embrionaria di gravidanze plurime
ROMA - La Corte Costituzionale boccia la legge 40 sulla fecondazione assistita. I giudici della Consulta hanno infatti dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 14, comma 2, della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un "unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre" di embrioni. Viola la Costituzione anche il comma 3 dello stesso articolo, nella parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non appena possibile debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della donna. La Corte, infine, ha dichiarato inammissibili, per difetto di rilevanza nei giudizi principali, la questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 6, inerente l'irrevocabilità del consenso della donna, e dei commi 1 e 4 dell'articolo 14.