di Eleonora Pucci
Oggi a Washington il grande giorno, Barack Obama si insedierà come nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. E non solo. Obama è il simbolo palese di un cambiamento d’immagine, che prende il sopravvento su una macchia dannosa durata troppo, anzi, abbastanza per fare girare il mondo in senso anti-orario. Obama è una voce nuova, dai comizi a suon di rock, dal sorriso giovane e bello, con in tasca la chiusura del capitolo sulla discriminazione razziale. Obama è il padre e il marito spontaneo, l’uomo dalle idee chiare che accomuna chiunque abbia il desiderio di rialzarsi con la speranza e la consapevolezza di potercela e dovercela fare. Obama è il riflesso di una generazione troppo in là nel tempo, che ha costruito il nuovo mondo col sangue e col sudore, è lo scudo che fa rimbalzare i proiettili omicida che attentano al pluralismo della democrazia. Benvenuto!
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