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Interrogazione parlamentare su Isola dei Famosi

"La denuncia dell'organizzazione Ofraneh, che rappresenta gli abitanti dell'arcipelago dell'Honduras dove quest'anno è approdato il carrozzone dell' 'Isola dei Famosi', lascia veramente indignati: è inconcepibile che per allestire il reality gli abitanti del luogo siano stati espropriati della loro isola e ai pescatori sia stata proibita la pesca, unica fonte di sostentamento della comunità".
Così il senatore dei "Verdi-Insieme con l'Unione" Mauro Bulgarelli, che sulla vicenda ha presentato un'interrogazione parlamentare. "Ha ragione Ofraneh a definire vergognoso il comportamento della televisione italiana, la quale, nel timore che qualche pescatore possa rovinare con la sua presenza le inquadrature dei finti naufraghi, impedisce la pesca nelle acque dell'isola. Non solo: secondo la denuncia degli abitanti di Chachahuate, gravissimi danni sarebbero arrecati all'ambiente dalla troupe, che avrebbe steso persino un cavo elettrico subacqueo per alimentare le apparecchiature in uno dei siti dove una tartaruga a rischio di estinzione depone le sue uova.
Chi risarcirà la popolazione per i danni derivanti dal divieto di pesca e per le ferite inferte all'ecosistema? Già la scelta di organizzare il reality in Honduras
- continua il senatore dei Verdi - è molto grave, essendo questo paese tristemente noto per gli squadroni della morte che scorazzano impuniti (oltre 3000 morti negli ultimi otto anni) e per i diritti civili sistematicamente violati. Ora si aggiunge questo vero e proprio sopruso ai danni degli abitanti dell'arcipelago. Ho chiesto pertanto nell'interrogazione che sia immediatamente rimosso il divieto di pesca imposto dalla produzione e che sia dato spazio nel corso della trasmissione alle ragioni della popolazione - conclude Bulgarelli - pena lo stop al programma".
Roma 22/09/06

ECCO IL TESTO DELLA "Interrogazione a risposta scritta":
Al ministro degli affari esteri
Al ministro delle comunicazioni

Premesso che:
come riportato da alcuni quotidiani in data 22 settembre 2006, l'organizzazione Ofraneh (Organisacion Fraternal Negra de Honduras), rappresentante gli abitanti del Cayos Cochinos, l'arcipelago dell'Honduras comprendente l'isola di Cayo Palma, sede quest'anno del reality show della RAI "L'Isola dei famosi", ha protestato vibratamente per il comportamento della troupe del programma; in data 16 settembre 2006, infatti, in concomitanza con l'inizio dello show, Adrian Oviedo, presidente della Fondazione Cayos Cochinos, che gestisce l'area in collaborazione con il WWF, sarebbe sbarcato a Chachahuate, villaggio di pescatori anch'esso facente parte dell'arcipelago, intimando espressamente alla popolazione di non avvicinarsi all'isola dove si sta girando il reality; il divieto sarebbe motivato dal timore della produzione che i pescatori, che frequentano abitualmente le acque dell'isola per la pesca, possano turbare con la loro presenza le riprese del programma; la produzione dell' "Isola dei famosi", inoltre, starebbe provocando gravi danni all'ambiente per la realizzazione del programma; in particolare, avrebbe steso un cavo elettrico subacqueo per alimentare le apparecchiature della troupe in un sito marino dove una specie di tartaruga in via di estinzione depone le uova; oltre a ciò, la popolazione locale è preoccupata per l'aumento di un turismo di massa, non rispettoso della natura, che potrebbe verificarsi in seguito alla indesiderata pubblicità data all'isola dal programma; si fa presente che già oggi il turismo nella zona è gestito da una fondazione privata che riscuote una tariffa per l'ingresso nell'arcipelago, senza che alla comunità locale sia riservata alcuna percentuale sulle entrate;
si chiede di sapere:
se il ministro in indirizzo non ritenga opportuno intervenire affinché la produzione RAI rimuova immediatamente il divieto di pesca imposto ai pescatori locali e qualsiasi attrezzatura tecnica che possa determinare pregiudizio all'ecosistema; se il ministro in indirizzo non ritenga opportuno sollecitare la produzione del reality affinché conceda spazio adeguato, all'interno del programma, alle giuste ragioni della popolazione locale e, qualora ciò non avvenisse, non ritenga doveroso disporre la sospensione del programma.
Roma, 22/09/06
Pax Christi
28/09/2006
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