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Còssiga:«Voglio sentire il suono delle ambulanze»

Còssiga: dichiarazione pericolose; da violazione dei diritti umani

Un'ex Presidente della Repubblica: dove ha messo lo spirito costituzionale?

Nei giorni scorsi in una intervista l'ex Pressidente della Repubblica nonchè Senatore della Repubblica ha esibito una sua personale strategia "antisciopero/antistudenti". Questa notizia viene proprio nei giorni in cui si riparla degli avvenimenti della scuola "Diaz " del 2001 e proprio per questo certe dichiarazioni assumono a mio avviso toni intollerabili per uno stato democratico.

Posto di seguito l'articolo tratto dal Blog di Alessandro Gilioli  contenenti le incredibili dichiarazioni del Senatore:

Cossiga.jpg «Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interni (…). Gli universitari? Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Le forze dell’ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì».

(Gli illuminati consigli di Cossiga a Maroni, sul Quotidiano nazionale di oggi)

Ps. Per precisione e correttezza: nella versione cartacea pubblicata dal Qn Cossiga non dice «picchiarli a sangue», ma solo «picchiarli»; e non c’è nemmeno la parola «massacrarli». La versione che ho citato qui sopra era quella pubblicata da Dagospia. Non cambia molto nella sostanza, ma mi è stata fatta notare la discrepanza e quindi è giusto precisare. Probabilmente la versione pubblicata da Dagospia era quella originale dell’intervista, a cui Cossiga ha poi fatto delle correzioni nei virgolettati rileggendoli (di solito succede così nelle interviste ai politici).

Dal Blog Piovono Rane di Alessandro Gilioli

Danilo Amendola
10/11/2008
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Chi ci difende?

L'eurodeputato di Rifondazione Comunista Giusto Catania, ha presentato ricorso all'UE contro Cossiga per le parole pronunciate, considerate "gravemente lesive della democrazia" e certamente inquetanti per un paese civile (?) dal momento che calpestano la base stessa della democrazia nella libertà di espressione e nei diritti umani. Il parlamento italiano (povero, poverissimo) invece è rimasto praticamente in silenzio di fronte a questa grave circostanza. Lì una volta c'erano i comunisti a difendere i diritti. Speriamo tornino presto. Prima che sia troppo tardi.

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