AIELLO CALABRO - Il 5 febbraio, come tradizione vuole, ricorrono i festeggiamenti in onore di S. Geniale ex voto.Com'è noto, le reliquie del Santo, martirizzato durante le persecuzioni romane, giunsero in Aiello nel 1667 per l'interessamento del Cardinale Alderano Cybo, fratello di Alberico II Principe di Massa e Duca di Ajello. Da allora si diffuse sempre più capillarmente la devozione verso San Geniale e «la fama dei celesti prodigi operati per sua intercessione - scrive Gianfrancesco Solferino, storico dell'arte e finanziatore, nel 2004, del restauro del prezioso busto reliquario settecentesco - ebbe risonanza anche oltre i confini del Ducato». Numerosi e commoventi furono i casi di grazie attribuiti al Martire, in taluni casi riconosciuti con voto pubblico, come quello nel febbraio del 1783. In occasione del funesto terremoto che scosse le Calabrie, gli Ajellesi attribuirono la loro incolumità (si registrò solo a morte del castellano) a San Geniale e fecero voto di celebrare in perpetuo la ricorrenza del 5 febbraio con una processione penitenziale - con le statue di S. Geniale, di S. Antonio e dell'Immacolata che si innestava su una precedente manifestazione religiosa del 1623 consacrata all'Immacolata - e con l'offerta di un cereo votivo.
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