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Primo maggio: festa del lavoroSpesso, quando si parla di feste, si pensa che esistano da sempre. E talvolta questo convinzione può davvero avvicinarsi alla realtà, ma non per questa festa, oggi ricorrente, le cui radici affondano a un secolo, e poco più, fa. Questo giorno dedicato alla protesta, alla lotta contro le varie ingiustizie sociali, alle rivendicazioni, nacque nella Parigi del 1889 e venne scelta come data stabilita il Primo maggio in memoria del primo maggio 1886 quando una rivolta operaia, a Chicago, venne repressa nel sangue. L’obiettivo principale di questa manifestazione, stabilita a livello internazionale, era la richiesta alle autorità competenti, da parte dei lavoratori, di ridurre la giornata lavorativa a otto ore. Mentre le organizzazioni dei lavoratori propagandavano questo appuntamento di presa di coscienza dei lavoratori per i loro diritti, i governi del tempo, poco liberali, autoritari, vietavano qualsiasi forma di manifestazione per quel primo maggio che, nonostante ogni impedimento capitalista e le brutte previsioni, riuscì a coinvolgere ovunque, in Italia e in ogni altro Paese, i lavoratori di ogni settore. Dopo il successo di quella prima volta e alle speranze acquisite di socialisti e lavoratori, si decise di replicare la manifestazione….. Da allora tante cose sono cambiate, e ogni primo maggio ha rappresentato un nuovo obiettivo da raggiungere…. Così come per la lotta delle otto ore lavorative, vinta soltanto nel 1919, si è scesi in piazza, nel corso dei tanti anni trascorsi, per la rivendicazione del suffragio universale, per l’opposizione ai regime autoritari che hanno caratterizzato, soprattutto, un determinato periodo di storia, per il rifiuto di partecipare alle grandi imprese belliche e per tanti altri infiniti motivi…. Giorno di ribellione, di festa, di lotta, di impegno civile, la festa del Lavoro viene festeggiata in ogni parte del mondo nonostante si sono ottenute garanzie di un lavoro dignitoso e di pari opportunità, ma la strada da percorrere è ancora tanta, quante sono anche le ingiustizie che regnano in ogni Paese ed è per questo che non si finirà mai di lottare per quei diritti che sono propri dell’uomo seppur col tempo si è perso quello spirito combattivo che vigeva alla nascita di questa ricorrenza. E se oggi un mega concerto rock è il contenitore ideale di questo spirito e il comunicatore di un messaggio sociale sarà perché i tempi cambiano e anche gli uomini, ma il significato resta. Rosanna Lepore02/05/2005 |
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