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Banda larga si, banda larga no! Tutto da rifare

Internet a banda larga, l’amministrazione comunale prima fa e poi disfa

Il digital divide Era circa nel periodo di ottobre dello scorso anno, quando l’amministrazione comunale mi interrogò per la valutazione di una proposta che avevano ricevuto dalla società “Calù Wireless Network”.

La “Calù” è una società di Fuscaldo che propose all’amministrazione comunale aiellese la realizzazione della copertura sul territorio comunale, sprovvisto da ADSL, con un collegamento a banda larga attraverso la tecnologia Wireless. Insieme con l’assessore G.Longo visionammo la proposta di Calù e dopo qualche giorno chiedemmo ad un’altra compagnia di telecomunicazioni di inviarci una proposta. Fù la volta di “Connex33”, la quale propose un servizio pressoché identico alla “Calù”, per alcuni aspetti migliore, ad un prezzo più vantaggioso per gli utenti finali e senza alcun costo per il comune. Inoltre “Connex33” aveva da poco effettuato gli stessi lavori sul comune di Lago con risultati più che soddisfacenti.

Si preferì quindi proseguire con “Connex33”. La giunta comunale decise quasi immediatamente deliberare per dare il via ai lavori che sarebbero iniziati, però, solo dopo un breve periodo di studio del territorio per decidere come e dove piazzare le antenne e i dispositivi necessari.

Sembrava quasi fatta, ancora qualche mese e il nostro comune sarebbe diventato uno dei tanti coperto dalla famigerata “Banda Larga”, ma come si dice: “Mai dire gatto se non c’è l’hai nel sacco!”. Infatti nei primi giorni dello scorso settembre si ebbe la notizia, prima voce di corridoio, poi confermata dallo stesso sindaco, che la delibera d’accordo con Connex33 era saltata perché si attendeva l’intervento di Telecom.

Tutto da rifare, si aspetta che Telecom faccia la carità.

E la cosa potrebbe anche andar bene. Comunque mi resta un dubbio! Lasciar fare alla “Connex33” non avrebbe comportato alcuno costo,eccetto quello della corrente elettrica consumata dagli impianti, a carico del comune; in compenso avrebbe garantito il servizio di connessione a banda larga alla cittadinanza nel più breve tempo possibile. E nel caso la Telecom portasse l’ADSL, l’unico “inconveniente” sarebbe stato quello di un regime di concorrenza locale tra le due compagnie, e come logicamente si sa la concorrenza è sempre a vantaggio del consumatore.

Sono anni ormai che i cittadini aiellesi, chi prima chi dopo(io molto spesso), ricevono promesse, rassicurazioni con scadenze che vengono puntualmente postdatate dai nostri politicanti.

Tanto che la gente non ci crede più.

Forse qualcuno oramai ha perso la speranza, altri danno la colpa a Telecom o credono che per Aiello non si possa fare nulla! Non è così. C’eravamo riusciti.

Il nostro è un piccolo comune della comunità montana, qualche migliaio di anime, qualcuno che torna di anno in anno in vacanza ma di certo non un centro importante sul quale le grosse società come la Telecom puntano per far fiorire i propri affari.

Il problema “Internet e Banda larga” sembra forse banale a chi non è abituato all’uso quotidiano del computer e di internet. Non è sicuramente così per chi, di internet, ne fa attività d’impresa o per chi ogni giorno lo usa per lo studio o per chi, lontano dal paese, cerca di raggiungere gli uffici pubblici, senza successo!

Le tecnologie sono ormai all’ordine del giorno, milioni di persone hanno la propria pagina web personale ma non il Comune di Aiello Calabro! Possibile?!

Danilo Amendola

07/11/2007
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