In particolare dai primi riscontri effettuati dai Vigile del Fuoco, dai carabinieri del Noe, dai tecnici dell’Arpacal e della Procura di Paola dallo scavo sarebbero emersi «calcinacci, materiale elettrico e altri scarti di lavorazione edile, ma soprattutto decine di scaglie di pietre verdi. Secondo gli inquirenti proprio la presenza di ofioliti – rocce tipiche dell’area di Coreca – indicherebbe che nelle profondità del terreno, accanto al fiume Oliva, sarebbe finito anche materiale riconducibile ai lavori effettuati dalla ditta nel mirino degli inquirenti per l’ammodernamento di due gallerie ferroviarie di quella zona. Materiale che conterrebbe alte concentazioni di amianto. …Ma il sospetto degli inquirenti – continua l’articolo del Corriere - è che nel terreno in questione sia finito anche dell’altro. Soprattutto quei fanghi industriali già rinvenuti nella valle nel corso dei carotaggi effettuati dall’Ispra nel 2010.”
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Amantea, 25 maggio 2012
da: comitatodegrazia.org