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Valle Oliva. AdP rinnova l’invito al Sindaco Iacucci di costituirsi parte civile e adoperarsi per la bonificaRiceviamo e pubblichiamo AIELLO CALABRO - Le analisi condotte dall'Arpacal confermano la presenza di idrocarburi e altri rifiuti tossici nella vallata dell'Oliva. Questa la notizia degli ultimi giorni, che desta la preoccupazione delle comunità che circondano il letto del fiume. Accanto ai dati incontrovertibili forniti dall'Agenzia Regionale, il silenzio assordante dell'amministrazione locale. Più volte il nostro gruppo si è posto a sostegno delle indagini per arrivare alla verità dei fatti con lo scopo di porci a tutela della salute dei cittadini, mentre invece, dall'altra parte l'atteggiamento era quello di sminuire una situazione che invece si è rilevata estremamente grave. Un atteggiamento quello dell'amministrazione locale che più volte abbiamo stigmatizzato. Ricordiamo che nel mese di luglio scorso il gruppo di alleanza di Progresso per Aiello, si è fatto promotore di un convegno sul dissesto idrogeologico e l'inquinamento ambientale del nostro territorio, al quale ha partecipato anche l'assessore regionale all'ambiente. In quell'occasione, proprio perché i carotaggi effettuati facevano già presupporre un disastro ambientale di enormi proporzioni, il capogruppo consiliare di ADP aveva chiesto al Sindaco Iacucci di costituirsi parte civile e di fare fronte comune con tutte le forze politiche e non presenti sul territorio perché si dia corso alla bonifica. La risposta del Sindaco, che tentava ancora una volta di sminuire la gravità del problema, fu che non esistevano i presupposti per costituirsi parte civile, che bisognava aspettare i risultati delle analisi e che probabilmente seppellito nel letto del fiume Oliva c'era solo cemento. Oggi, che le analisi hanno confermato ciò che era già evidente qualche mese fa, ADP rinnova l'invito al Sindaco Iacucci di costituirsi parte civile e adoperarsi per la bonifica. È un atto doveroso verso quanti vivono in queste contrade, soprattutto verso la salute dei nostri figli, che hanno il sacrosanto diritto di vivere in un ambiente salubre a misura d'uomo, ora non ci sono più scuse né cavilli per tergiversare e perdere tempo prezioso. Al procuratore Bruno Giordano va tutta la nostra stima e ammirazione per il coraggio e la determinazione con cui ha portato avanti le indagini in questi mesi. Gruppo Consiliare
15/11/2010 14:08:43 |
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