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Il racconto a Perfidia del pentito “Sigma”Pronto a parlare dei rifiuti pericolosi interratiPOTREBBE esserci un nuovo collaboratore di giustizia, pronto a parlare sulla vicenda delle “navi a perdere”. Un pentito indicato con il nome di “Sigma”, che ieri è stato raggiunto telefonicamente da Antonella Grippo, nel corso di un’edizione speciale della trasmissione “Perfidia” in onda su Telespazio. L’uomo, originario del Reggino, che oggi vive in località protetta ed è difeso dall’avvocato Claudia Conidi, ha spiegato di non essere stato ascoltato di recente da alcuna delle autorità inquirenti che si occupano delle indagini sulle scorie radioattive e sulle navi dei veleni. Dietro sollecitazione della Grippo, Sigma ha smentito di avere partecipato allo spostamento dei fusti contenuti nella “Jolly rosso”, spiaggiata ad Amantea, e di non avere preso parte ad alcun affondamento di imbarcazione davanti alle coste calabresi. Il collaboratore di giustizia ha, comunque, fatto capire di essere al corrente di parecchie cose e di avere molto da raccontare ai magistrati che eventualmente intenderanno interrogarlo. «C’è stato qualcosa di grosso ha detto Sigma -. C’è stato in passato e c’è ancora». Una dichiarazione che lascia aperti molti spiragli e che fa il paio con quanto dichiarato da altri pentiti, ovvero Francesco Fonti ed Emilio Di Giovine, «che spiega Sigma io non homai incontrato, né conosciuto». Sulla sua identità, al momento, c’è il segreto più totale. Di certo si sa che in passato ha reso dichiarazioni alla Dda di Reggio Calabria e poi a quella di Potenza, raccontando ciò che sapeva del traffico di rifiuti pericolosi, con particolare riferimento all’interramento, «avvenuto anche prima degli anni ‘90».
Guarda le puntate su internet di Perfidia da Il Quotidiano del 18/01/201018/01/2010 19:26:51 |
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