Scritto da Salvatore Muoio - Il Quotidiano della Calabria 25/11/2008
SERRA D'AIELLO – Procla - mato lo stato d'agitazione al Papa Giovanni. Come era nell'aria da qualche giorno, l'assemblea dei lavoratori, tenutasi ieri pomeriggio all'interno della struttura, davanti alle rappresentanzesindacali aziendali, ha deciso di avviare un percorso di lotta che prevede anche un'eventuale giornata di sciopero nelle prossime settimane. Tutto dipende dal riscontro che avrà la richiesta d'incontro che le organizzazioni sindacali, attraverso il prefetto di Cosenza, hanno rivolto nei giorni scorsi al presidente della Giunta Regionale Agazio Loiero. «Il sindacato - hanno chiarito - attenderà ancora un paio di giorni poi sceglierà la strada dell'auto convocazione ». Le preoccupazioni, ancora una volta, vengono alimentate dal silenzio calato sulla vicenda delle trattative in corso con la Fiorile srl, l'azienda genovese che ha dimostrato di avere interesse a rilevare la struttura serrese, come lo stesso vescovo di Cosenza, Salvatore Nunnari, ha annunciato nelle scorse settimane. I lavoratori non riescono ad avere notizie di nessun tipo e la cosa, evidentemente, non viene considerata rassicurante. La scelta di avere un colloquio con la guida della massima istituzione calabrese, a questo punto, non appare casuale. «Si perpetua - è stato detto in uno dei tanti interventi registratisi nel corso dell'assemblea di ieri mattina - il solito destino. Quando pare che le cose possano trovare uno sbocco, sistematicamente finiscono per arenarsi. Qui non si vuole comprendere che si tratta di un problema gravissimo, di una imminente catastrofe sociale per una regione come la Calabria che non può permettersi di perdere neanche un posto di lavoro ». Per i lavoratori, ma a questo punto anche per il sindacato, le istituzioni, che siamo la Regione o il Governo, debbono rendersi conto della necessità di dover far fronte alla drammatica situazione del Papa Giovanni con provvedimenti straordinari. «E' tempo - affermano i rappresentanti aziendali - della responsabilità, che dovrà essere dimostrata anche dallo stesso Vaticano. Si dica chiaro e tondo e subito se la via della cessione al privato è praticabile, dopo di che ognuno si determini, sapendo che i 550 lavoratori dell'istituto e le loro famiglie, non possono essere certo abbandonati a se stessi ». Nella stessa assemblea, peraltro, si è accennato alla possibile mobilitazione che potrebbe essere - è stato aggiunto - solo l'inizio di un periodo di forte protesta democratica dalle evoluzioni diverse.