Chiusa discarica in Calabria
dopo revoca certificato antimafia
Il commissario per l'emergenza ambientale, prefetto Goffredo Sottile, ha chiuso la discarica Sovreco di Crotone dopo la revoca del certificato antimafia al titolare dell'impianto. Protestano i sindaci di Catanzaro, Lamezia Terme, Scalea e Cassano allo Ionio per l'ordinanza, che dispone il conferimento per 60 giorni negli impianti delle quattro città
Sindaci in rivolta in Calabria contro la decisione del Commissario delegato per l'emergenza ambientale, prefetto Goffredo Sottile, di chiudere la discarica Sovreco di Crotone dopo la revoca del certificato antimafia al titolare dell'impianto.
A scatenare la protesta dei primi cittadini di Catanzaro, Lamezia Terme, Scalea e Cassano allo Ionio è stata l'ordinanza, emanata ieri, con la quale si dispone che i rifiuti provenienti dalla discarica crotonese, relativi al sistema Calabria Nord, vengano conferiti per 60 giorni negli impianti delle quattro città.
Il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, ha impedito l'ingresso nella discarica cittadina di alcuni camion che avrebbero dovuto scaricare, annunciando per lunedì una riunione aperta del Consiglio comunale. Non meno dura la posizione del sindaco di Catanzaro, Rosario Olivo, che ha parlato "un atto unilaterale e irrispettoso" da parte del commissario.
Il sub commissario per l'emergenza, Luisa Latella, che ha annunciato per lunedì una riunione con i sindaci "ribelli", ha definito il provvedimento adottato "duro e pesante ma necessario. Una decisione - ha aggiunto - che vuole essere anche un segnale forte in una regione come la Calabria".