‘NDRANGHETA: BOSS GENTILE PREPARAVA FUGA IN SUDAMERICA
(AGI) - Cosenza, 20 dic. - Sapeva di essere nel mirino degli inquirenti, probabilmente sfruttando i suoi legami con alcuni esponenti delle forze dell’ordine, Tommaso Gentile, boss di Amantea, arrestato stamani nell’ambito dell’operazione “Nepetia” disposta dalla Dda di Catanzaro contro i clan del Tirreno cosentino, e si preparava a fuggire in Sudamerica. L’operazione di oggi, hanno riferito gli inquirenti, ha ricostruito numerosi episodi di estorsione, usura, traffico di droga, turbative d’asta e riciclaggio, tutti riconducibili a Gentile e posti in essere fra il 1999 ed il 2007.
Gentile inizio’ la sua scalata ai vertici della criminalita’ organizzata locale agli inizi degli anni ‘80 quando, dopo l’uccisione di Francesco Africano, avvenuta nel dicembre 1981, ne prese il posto con il benestare della cosca Perna-Pranno di Cosenza. La sua ascesa nei ranghi della ‘ndrangheta prosegui’ negli anni successivi grazie ad una condotta definita dagli inquirenti “particolarmente accorta, attenta e cauta” che lo ha portato ad assumere il controllo totale del porto di Amantea. Sulla struttura portuale aveva imposto la sua egemonia pilotando l’assegnazione della gestione del porto verso una societa’ da lui controllata, mandando deserte le gare d’appalto bandite dal Comune intimorendo di volta in volta i concorrenti.
Secondo quanto emerso dalle indagini, Amantea, sotto la sua gestione criminale, era diventata il crocevia obbligato per la fornitura di droga nella citta’ di Cosenza. Gentile condizionava pesantemente, inoltre, la vita politica locale, imponendo nelle elezioni comunali del 2004-2006,il voto a favore dei candidati Franco La Rupa (eletto sindaco nel 2004) e Tommaso Signorelli (candidato al consiglio comunale nel 2004 e nel 2006) e, nelle elezioni regionali, ancora per Franco Larupa, poi eletto nell’Udeur. (AGI)
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