SERRA D’AIELLO – Già lo scorso anno, alla sua prima edizione, il presepe artistico della piccola cittadina tirrenica, ospitato nella chiesa dell’Immacolata, era molto ben fatto (vedi galleria fotoscorsa edizione) e tanti sono stati i visitatori.
Quello di quest’anno, edizione 2011-12, i cui lavori sono iniziati a metà ottobre scorso, è certamente migliorato; l’impegno dei tanti giovani e di appassionati “presepari” si è concentrato e ha dato i suoi frutti. I giovani di Serra hanno fatto squadra per dare vita ad un caratteristico presepe. Dall’idea di un paese povero, richiamo alla povertà in cui nacque il bambino Gesù, hanno realizzato scene di quotidianità. C’è la ricreazione del lavoro del fabbro, scena dedicata a mastro Luigi Bruno, personaggio molto conosciuto in paese; ci sono scorci, per esempio, che richiamano alle osterie di una volta, o all’uccisione del maiale, ecc.
«Il presepe – spiega Margherita Perri, del gruppo di lavoro - si sviluppa come un vero e proprio borgo, tanto da suggestionare lo spettatore, che sembra sentire il desiderio di trasformarsi piccolo, tanto da soddisfare la sua curiosità di scovare vicoli e posti nascosti. Caratteristica, inoltre, del presepe di quest’anno – aggiunge - è la sperimentazione di alcuni dei personaggi lavorati a mano, in terra cruda».
Inaugurato la notte di Natale, è aperto al pubblico dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 24.00 nei giorni feriali; mentre nei giorni festivi rimane aperto l’intera giornata.
Tra le altre iniziative degli “Amici del Presepe di Serra”, giovedì 29 dicembre, davanti alla chiesa dell’Immacolata, si è tenuto uno spettacolo di Nando Brusco tratto da una poesia del Padula. A seguire, attorno al caldo di un falò, degustazione di “monacelle” e vino per tutti.