L'intervento di Margheriata Hack
Il ministro dell’Istruzione, Letizia Moratti, e il presidente della Conferenza
episcopale italiana (Cei), cardinale Camillo Ruini, hanno firmato oggi l’Accordo
sugli obiettivi specifici di apprendimento della religione cattolica nella scuola
secondaria di secondo grado. L’atto, che segue la ratifica di quello del
2003 relativo alla scuola dell’infanzia e quella primaria, completa l’inserimento
pieno dell’insegnamento della religione cattolica nella riforma degli
ordinamenti scolastici.
Forse in Italia non c’è più una Religione ufficiale, cosa
che sarebbe in contrasto con la Costituzione, ma evidentemente esiste una confessione
di Stato che permette alla controriforma in atto di minare ancor più
la nostra democrazia.
Non basta che l’insegnamento dell’IRC sia un mostro logico, un optional
obbligatorio, di cui ci si può solo “non avvalere” perdendo
però un “appoggino” agli scrutini in quanto gli IdR delle
medie e delle superiori hanno il privilegio di partecipare alle valutazioni
periodiche e finali, ma soprattutto l’IRC contribuisce alla valutazione
del candidato e può incidere, come una vera e propria “ora alternativa”,
sul credito scolastico (O.M.128, artt.3 e 25), privilegio perso dai “non
avvalentesi” che non frequentano.
Non basta neppure che l’intera comunità si accolli le spese dell’orientamento
delle coscienze come accade in ogni regime statalista e totalitario. No, il
ministro Moratti, dopo aver prevaricato i diritti dei legittimi aspiranti che
hanno superato regolari concorsi per l’insegnamento nella scuola pubblica,
ora si preoccupa che i suoi privilegiati, protetti e prescelti dalle curie,
siano anche in grado di insegnare! Infatti «Dopo aver sottratto alla precarietà
gli insegnanti di religione - ha concluso Moratti - ci attendono nuovi impegni
per la valutazione e la formazione in servizio di questi insegnanti e per la
revisione, alla luce della riforma degli ordinamenti e dell’intesa tra
autorità scolastica e Cei, per quel che riguarda i titoli di studio necessari
a insegnare questa materia nelle scuole pubbliche».
È una confessione in piena regola sull’incompetenza dei nuovi
assunti e tanto più paradossale in quanto, sempre parole della Moratti,
«La cultura nel nostro Paese è profondamente intrisa di significati
e simboli religiosi, escludendo i quali sarebbe incomprensibile gran parte del
nostro patrimonio letterario, artistico e filosofico».
Già, perché gli insegnati di lettere, storia dell’arte
e di filosofia oggi in servizio non sono all’altezza dell’incompetenza
dei privilegiati neoassunti. O magari non sono ricattabili e licenziabili come
avviene per i prescelti curiali.
È vergognoso che una stato nato laico e retto da una Costituzione laica
venga derubricato a teocrazia con la complicità più o meno occulta
di chi si occupa della cosa pubblica.
Ma contro questi rigurgiti controriformisti l’UAAR non può che
farsi portavoce presso tutti i cittadini laici denunciando i continui soprusi
e privilegi che inquinano quanto rimane della nostra democrazia. Quali altre
bassezze clericali dovremo ancora attenderci di qui alla fine della legislatura?
Unione Atei e Agnostici Razionalisti
Lunedì 10 e martedì 11 ottobre Margherita Hack, astrofisico
di fama internazionale e membro del comitato di presidenza dell'UAAR, è
stata ospite all'Unical per parlare di scienza e in particolare di Universo,
di altri pianeti e di vita. Nel pomeriggio di martedì la Hack ha partecipato
ad un incontro, svoltosi a Cosenza e organizzato dall'UAAR, durante il quale
ha esaminato, partendo dalla sua esperienza personale di scienzato, la questione
religiosa che investe l'italia, Stato costituzionalmente laico ma nei fatti
pesantemente confessionale.
Foto di gruppo con la prof.ssa Hack tra soci e simpatizzanti dell'UAAR