Scritto da Guido Scarpino - Calabria Ora 09/03/2009
SERRA - Nei giorni scorsi, presso la segreteria amanteana dell’assessore regionale all’Agricoltura, Mario Pirillo, si è tenuto un vertice sulla vicenda dell’istituto Papa Giovanni XXIII di Serra d’Aiello. L’incontro è stato richiesto da lavoratori e commercianti della cittadina tirrenica.
Al vertice hanno preso parte, tra gli altri, i sindaci di alcuni Municipi dell’hinterland, tra cui il primo cittadino di Serra d’Aiello, Comune che in questi anni ha richiesto l’emissione di decreti ingiuntivi a carico dell’Istituto serrese alla luce di consistenti debiti contratti dalle gestioni del Papa Giovanni verso l’Ente locale. Erano presenti alla riunione operativa anche i rappresentanti dell’associazione commercianti di Amantea ed alcuni rappresentanti sindacali. E’ stato chiesto a Mario Pirillo, in sostanza, di farsi portavoce presso la Regione Calabria, e in particolare verso il governatore Agazio Loiero, per tentare di intervenire nella crisi in atto al Papa Giovanni, chiuso dalla Procura della Repubblica perchè divenuto ormai “pericoloso” sia per i degenti sia per i lavoratori.
Da informazioni trapelate è emerso che Pirillo, dopo una lunga disamina della drammatica situazione di questi anni della vicenda serrese, si sarebbe impegnato a chiedere al governatore Loiero un incontro urgente con i sindaci del comprensorio, i quali si sono detti “fortemente preoccupati” della chiusura del Papa Giovanni XXIII, del trasferimento dei pazienti in altri istituti di cura e del reinserimento lavoratori degli impiegati dell’Ipg. L’istituto, infatti, è la unica grande azienda di tutto il comprensorio e l’allontanamento degli ospiti e la perdita del reddito preoccupa amministratori e commercianti. Intanto da un momento all’altro è atteso il trasferimento degli ospiti dall’Istituto Papa Govanni XXIII verso altre strutture.
Ciò in ossequio all’ordine firmato da due pubblici ministeri della Procura della Repubblica di Paola. L’Azienda sanitaria provinciale è già pronta con il piano di trasferimento, e proprio l’altro ieri si è tenuta una perlustrazione di “osservatori” in borghese della polizia di Stato, nonchè di carabinieri, giunti sul posto con esperti dell’Azienda sanitaria e i vigili del fuoco per constatare la situazione.
All’istituto Papa Giovanni è infatti in atto un presidio di protesta dei lavoratori e delle loro famiglie. In tale contesto, ed in vista dello “sgombero”, la prefettura di Cosenza ha “allertato” i presidi sanitari dell’hinterland muniti di pronto soccorso e ambulanze. Da un momento all’altro si potrebbe quindi dare esecuzione al provvedimento di trasferimento, che dovrebbe durare alcuni giorni.