Papa Giovanni : Difficile la situazione ma non si deve perdere la speranza
Giuseppe Marchese su Amantea.Net
Si è svolto stamani presso la segreteria di Mario Pirillo un incontro per trattare della problematica del Papa Giovanni. Stando a quanto partecipato da alcuni presenti, tra gli altri, hanno partecipato alla riunione gli amministratori dei comuni di Serra di Aiello, Lago, San Pietro in Amantea Belmonte Calabro. Erano presenti anche i rappresentanti della associazione commercianti di Amantea e diversi lavoratori dell’istituto.
L’assessore ha evidenziato, con chiarezza, che la situazione dell’istituto mostra tutti i segni della problematicità nella quale è ormai avviluppato da tempo e che lo stringe in una morsa dalla quale sembra non possa uscirne.
Purtuttavia, l’assessore regionale si è impegnato a chiedere al governatore Loiero un incontro urgente con i sindaci del comprensorio, i quali sono fortemente preoccupati della chiusura del Papa Giovanni XXIII che lascerebbe in mezzo alla strada tanti lavoratori dell’Istituto e creerebbe problemi gravissimi alle loro famiglie.
L’istituto, infatti, è la unica grande azienda di tutto il comprensorio e l’allontanamento degli ospiti e la perdita del reddito dei circa 550 dipendenti .porterebbe non solo gravissimi problemi ai lavoratori ed alle loro famiglie, ma anche al possibile tracollo della economia del comprensorio .
Non deve sfuggire, infatti, a nessuno che la chiusura dell’istituto farebbe mancare alla economia dell’hinterland più di quanto proviene dall’intero settore turistico.
La perdita di tale reddito in un periodo di recessione economica, di aumento della disoccupazione, di mancanza di fondi per gli interventi di solidarietà , avrebbe un impatto sociale inaccettabile in specie se, come si teme, la situazione economica italiane ed europea confermerà la contrazione dei consumi e la contrazione delle presenze turistiche.
Sicuramente il governatore Loiero sarà così responsabile da trovare una soluzione che salvaguardi la presenza del lavoro nel comprensorio, magari riprendendo la linea a suo tempo trovata dall’assessore Doris Lo Moro che, come ha ricordato Angela Napoli, aveva perfino sottoscritto gli atti prima di lasciare l’assessorato.