COSENZA –La decisione dell'autorità giudiziaria, nonostante il quadro oggettivamente nefasto della situazione, ha mandato comunque in confusione i lavoratori, che in queste settimane si erano concentrati sulla trattativa che la curia cosentina stava conducendo con la Fiorile srl, la società ligure interessata a rilevare il Papa Giovanni. La firma dell'accordo, ufficializzato giovedì scorso, aveva fatto sperare in una evoluzione diversa, mentre invece da giorni si lavorava per mettere a punto l'operazione di trasferimento degli ospiti.
A fronte di tutto questo, l'assemblea urgente dei lavoratori , consumatasi ieri mattina, più che registrare una reazione è apparsa quasi uno psicodramma collettivo. E di visi provati se ne sono visti molti anche nella stanza del sindaco Antonio Cuglietta, preoccupatissimo. Con lui i colleghi di Aiello e Belmonte Calabro. Attaccati al telefono hanno cercato informazioni e rassicurazioni, ma l'amarezza per una soluzione difficile da digerire non è stata celata. «Ci hanno mandato un fax spedito da un hotel di Campora San Giovanni, non hanno neanche avuto il coraggio di venire qui da noi», dicono i dipendenti dell’Istituto Papa Giovanni XXIII di Serra d’Aiello. I dipendenti hanno subito barricato l'istituto, ponendo delle auto davanti all’ingresso.