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Discarica di Giani. Si studieranno soluzioni alternative

LAGO – L’atteso convegno sulla discarica di Giani per spiegare le ragioni del sì, iniziato male con schermaglie tra il sindaco Cupelli ed il pubblico (complice la polemica con i sindaci di Aiello ed Amantea i cui consigli comunali si sono già espressi per il no, e che ha indotto Cupelli ad annullare la tappa informativa prevista per sabato ad Amantea), è però finito nel migliore dei modi. C’è chi lo ha definito, al termine dei lavori, “costruttivo”. E così è stato, a ben vedere, poiché il primo cittadino Vittorio Cupelli, nel corso dell’incontro, ha annunciato che la proroga di sei mesi per effettuare il bando finalizzato alla realizzazione dell’impianto di Giani, chiesta alla regione Calabria un mesetto fa, dovrà servire per valutare meglio le problematiche tecniche e scientifiche, e studiare come riconvertire e rimodulare il progetto in qualcosa d’altro. E per trovare soluzioni alternative, come l’avvio, per esempio, di un percorso virtuoso con la raccolta differenziata. Senza perdere, naturalmente, il cospicuo finanziamento che ammonta a 5 milioni e mezzo di euro.

Se la vicenda ambientale, che sta tenendo sul chi va là le popolazioni della già inquinata e disastrata vallata dell’Oliva, ha preso una nuova direzione, sia frutto di una presa di coscienza da parte dell’Amministrazione di Lago, oppure sia frutto della pressione esercitata da un po’ di tempo dai cittadini dei vari paesi del Comprensorio, riuniti in un comitato spontaneo contro la discarica, e a favore della raccolta differenziata spinta e per la filosofia “Rifiuti Zero”, è di semplice intuizione. 
Certo è che un piccolo passo avanti, forse, si è fatto. Il merito, probabilmente, è di una nuova coscienza ambientalista maturata in questi ultimi anni, a queste latitudini, anche per l’attività meritoria del Comitato De Grazia, impegnato in prima linea per ottenere la bonifica della vallata, vero problema da risolvere, che la politica regionale non può più continuare ad ignorare.
Ora, i Cittadini dovranno essere vigili attori di una nuova possibile e diversa storia della vallata. Una storia migliore, una volta effettuata la bonifica, fatta di agricoltura di qualità, di importanti emergenze naturalistiche, culturali, e archeologiche (si pensi per esempio ai siti dell’antica Temesa).
Gran parte del meeting è servito soprattutto ai tecnici per illustrare il progetto. Sia l’Ing. Biolatti della Geostudio di Torino, che il geologo Magliocco hanno spiegato i dettagli ed ogni particolare della discarica e dell’impianto annesso di biogas, ed i criteri – tutti in ossequio alle normative vigenti - che ne hanno guidato la progettazione.
Carichi di passione civile, gli interventi del pubblico, per la maggior parte critici nei confronti del piano regionale dei rifiuti, che hanno evidenziato il fallimento del lungo commissariamento. Tra tutti, quello del presidente del “De Grazia” Gianfranco Posa che con verve ha sostenuto la necessità di avviare la raccolta differenziata. Come fanno virtuosamente altri comuni in Calabria.
(Qui Rassegna stampa del 17.02.2014)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Bruno Pino
18/02/2014
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