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Occhiuto, interrogazione al Ministero dell'Ambiente

Sul sospetto inquinamento della valle dell'Oliva l'On. Roberto Occhiuto ha inviato un'interrogazione al Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Ecco di seguito il testo integrale:

 

***


Interrogazione a risposta orale


Al Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. - Per sapere - premesso che:

dai risultati delle ultime indagini condotte dalla procura della Repubblica calabrese e dall'Arpacal (Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Calabria), in merito alla possibile presenza di elementi radioattivi lungo il greto del fiume Olivo, tra Aiello Calabro e Serra d'Aiello (CS), emergerebbe una forte contaminazione di questa area della Provincia;

tali notizie hanno subito e comprensibilmente generato nella pubblica opinione una forte preoccupazione, a causa del possibile pericolo per le popolazioni del luogo dovuto alla presenza di contaminanti ambientali capaci di indurre gravi patologie anche e soprattutto tumorali;

sopraddetti rischi troverebbero conferma, come rilevano organi di stampa, anche da parte del Dipartimento per la Salute della Regione che, in un documento prodotto, segnala espressamente la presenza di un pericolo per la popolazione residente nei territori circostanti il letto del fiume Olivo, in località Foresta, ricadenti nei comuni di Serra Aiello, San Pietro in Amantea, Cleto, Amantea e Aiello. Il tutto sembrerebbe legato all'affondamento, nel 1990, della nave Jolly Rosso, probabilmente carica di rifiuti tossici;

i magistrati della Procura della Repubblica calabrese sospettano, inoltre, che in questa area sia stata occultata un'enorme quantità di materiale radioattivo che sarebbe frutto, quasi sicuramente, di traffici legati all'illegale stoccaggio di rifiuti tossici e pericolosi. Le perizie tecniche hanno accertato, attraverso i carotaggi del terreno e le misurazioni dell'aria, l'esistenza di un livello di radioattività cinque volte superiore al normale, nonchè la presenza di radionuclidi come il cesio 137, che è la stessa sostanza fuoriuscita dalla centrale nucleare di Chernobyl, e lo stronzio che sono elementi radioattivi altamente cancerogeni;

negli ultimi anni, nelle sopraddette zone, si è verificato un aumento statistico di morti, per cancri e leucemie. Un dato che, secondo la procura di Paola, sarebbe collegabile alla presenza delle scorie tossiche nella zona:-


quali urgenti iniziative intenda adottare per fare luce su quanto elencato in premessa e se non ritenga necessario stanziare gli adeguati finanziamenti atti ad effettuare una bonifica radicale e sicura delle zone interessate.

 

On. Roberto Occhiuto

 

11/09/2009
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